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Marco Carmassi è il nuovo segretario generale Filcams Cgil Liguria

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Economia

11 marzo 2016 – 18:45

Marco Carmassi è il nuovo segretario generale Filcams Cgil Liguria

di Redazione

Genova. Oggi, presso la Camera del Lavoro di Genova, si è riunito il Comitato Direttivo provinciale Filcams Cgil che ha eletto Marco Carmassi Segretario Generale. Carmassi prende il posto di Igor Magni entrato la scorsa settimana a far parte della Segreteria Confederale Cgil Liguria.

Carmassi, classe 1967, sposato e con due figlie di 20 e 13 anni, dopo aver conseguito l’attestato professionale e la qualifica di enogastronomico e sommelier, a fine anni ’80 entra a lavorare come stagionale nel gruppo Carrefour. Dopo qualche anno, viene assunto a tempo indeterminato con la qualifica di addetto alle vendite. Nel 1995 si iscrive alla Cgil e l’anno seguente viene nominato nella rappresentanza sindacale aziendale, per essere poi eletto nella rappresentanza sindacale unitaria. Presidente del Comitato Direttivo provinciale della Filcams, nel 1999 entra nell’Assemblea dei delegati per il Fondo previdenziale “Fonte”. Dopo 8 anni, viene distaccato a tempo pieno in sindacato dove entra come funzionario per occuparsi delle piccole e medie aziende del commercio e di previdenza complementare.
Nel 2004 entra nella Segreteria provinciale e assume la responsabilità dei settori terziario e vigilanza privata e successivamente entra a far parte degli Enti Bilaterali del turismo e del commercio. Nel 2010 passa alla Segreteria regionale Filcams per assumere di lì a poco la responsabilità di Segretario di Organizzazione Genova e Liguria.

Nel corso della sua esperienza sindacale si occupa di molti contratti entrando a far parte di diverse delegazioni trattanti a livello nazionale (guardie giurate, commercio ecc.); inoltre si occupa anche di molti contratti integrativi tra cui quello delle aziende Feltrinelli e Metro. A livello nazionale e territoriale segue la fusione tra Castorama e Leroy Merlin.

Al momento della sua elezione a Segretario Generale della Filcams Cgil, la più grande categoria della Confederazione a livello regionale, Carmassi ha individuato nei rinnovi dei contratti la priorità del sindacato “La nostra categoria si occupa di 28 contratti, di questi 13 sono scaduti: dal terziario alla cooperazione, dal turismo alla vigilanza privata. La nostra inoltre è una categoria dove il lavoro per sua natura è spesso precario e prevalentemente al femminile. Per questo credo che oggi più che mai ci sia bisogno di più sindacato e soprattutto, in una categoria come la nostra, assume maggiore importanza la scelta della Cgil di promuovere la Carta dei Diritti Universali del Lavoro che estende i diritti e le tutele anche a chi oggi ancora non li ha”.

http://www.genova24.it/2016/03/marco-carmassi-e-il-nuovo-segretario-generale-filcams-cgil-liguria-104899/

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Vicenda Nuova Sicurvis Vigilanza: l’Unal dialoga con la Prefettura

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Cronaca

14/03/2016 17:41

Vicenda Nuova Sicurvis Vigilanza: l’Unal dialoga con la Prefettura

Le guardie giurate armate della Nuova Sicurvis lanciano l’ennesimo grido d’allarme: “Senza stipendio siamo completamente alla fame”. Il botta e risposta tra l’Unal e la Prefettura

Alessandro Congia

Un incontro urgente con il Prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, per discutere della situazione drammatica delle guardie giurate della “Nuova Sicurvis Vigilanza”. A chiederlo, è il segretario regionale Unal, Efisio Atzeni, che ha inviato la missiva a Piazza Palazzo, per esaminare attentamente le problematiche all’interno dell’istituto cagliaritano. In particolare, nel documento, vengono focalizzati i disagi legati alle mancate retribuzioni degli stipendi, le tredicesime del 2015 e l’urgenza di stabilire in maniera univoca anche le competenze logistiche, mansioni, ronde e piantonamenti del personale armato in divisa.

Il grido d’allarme era stato lanciato già mesi fa, quando i vigilantes esasperati per i continui ritardi sul pagamento delle retribuzioni, avevano manifestato apertamente il loro stato di malessere e di disperazione, pur senza incrociare le braccia e scioperare per evitare i disservizi nell’abito delle utenze presidiate, strutture sensibili come guardie mediche, SerD, psichiatria e pronto soccorso. D’altro canto però, non si può non disconoscere l’impegno della gerenza della Nuova Sicurvis, che nonostante alcune situazioni di normale difficoltà economica, provvede anche al pagamento delle guardie con acconti salariali. La Prefettura di fatto ha risposto con una lettera protocollata (a firma della dottoressa Giuliana Perrotta) con la quale, viste le criticità denunciate dall’Unal e per evitare l’inasprirsi della vicenda, resta a disposizione del Sindacato Unal e dei titolari dell’istituto di vigilanza per risolvere in maniera positiva la vertenza.

http://www.castedduonline.it/cagliari/sant-avendrace/33678/vicenda-nuova-sicurvis-vigilanza-l-unal-dialoga-con-la-prefettura.html

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Guardie giurate: «Vogliamo fare le pattuglie in coppia, non da soli»

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Cronaca

21 mar 2016 07:00

Guardie giurate: «Vogliamo fare le pattuglie in coppia, non da soli»

In tanto parlare di sicurezza cittadina, troppo spesso è mancato un tassello di “addetti ai lavori”, quello delle guardie giurate. E così ci pensano loro a far sentire la loro voce con un appello e una proposta. L’appello è quello già rivolto sia al Questore di Asti che al prefetto reggente e riguarda le condizioni di sicurezza personale nelle quali sono chiamati oggi a lavorare le guardie. Per via di un regolamento locale, dettato dalla Questura, oggi le pattuglie sono formate da un solo agente e anche il trasporto valori presenta delle criticità per quanto riguarda le procedure di sicurezza (che non sono state indicate con precisione per non mettere ulteriormente a repentaglio gli operatori).

«Chiediamo al Questore di modificare questo regolamento – hanno affermato Nicola De Filippis della Filcams Cgil e Francesco Di Martino della Uiltucs–Uil in rappresentanza degli agenti iscritti ai due sindacati – imponendo pattuglie per le cosiddette “zone stradali” da due agenti e un incremento di personale anche sul trasporto valori. Gli istituti di vigilanza astigiani investono sempre meno su personale e mezzi e alla fine chi rischia sono gli operatori che lavorano sulla strada ogni giorno e ogni giorno sono chiamati a garantire il servizio in condizioni sempre più difficili». Perchè le statistiche sui reati contro il patrimonio riguardano anche le guardie giurate, primi baluardi contro furti e rapine.

«Siamo nella provincia seconda in Italia per furti – dicono i sindacalisti – ma nessuno pensa ad implementare il servizio di vigilanza privata e a rafforzarlo. Quest’estate, quando le forze dell’ordine avevano organizzato la manifestazione per chiedere più mezzi e risorse per garantire la sicurezza in città a seguito di una serie di fatti criminali, noi eravamo presenti. Ora chiediamo a quelle stesse forze di sostenere le nostre richieste che il Prefetto reggente, insieme ad un elenco di episodi di rischio già capitati che abbiamo allegato, ha promesso saranno portate sul tavolo del prossimo Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica». Fin qui la rivendicazione sindacale di condizioni di lavoro in maggiore sicurezza grazie ad un compagno di pattuglia che può fare la differenza in molte occasioni di pericolo. Poi la proposta.

Fra i tanti progetti sulla sicurezza che sono stati messi in atto recentemente, quasi nessuno ha preso in considerazione la figura delle guardie giurate, figure formate e qualificate che già oggi presidiano il territorio. Perchè le amministrazioni pubbliche, le associazioni di categoria e, perchè no, comitati di cittadini non possono stringere accordi e convenzioni con loro? Si tratterebbe di un impulso occupazionale importante per gli istituti che potrebbero così fare nuovi investimenti che andrebbero a beneficio di tutti, non solo degli “abbonati” alla vigilanza privata. In realtà un progetto che prevede questa ipotesi già è stato varato, anzi è già pure scaduto nella sua prima fase. Si tratta di “Mille occhi sulla città”, il protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministero dell’Interno, alcuni Comuni maggiori e le associazioni di categoria degli istituti di vigilanza privata.

Ma ad Asti non è decollato e, secondo i sindacati, si è persa un’occasione per coinvolgere le guardie giurate in un sistema integrato di sicurezza che sia gestito da persone competenti e già preparate a questo compito. Una collaborazione che, ad esempio, potrebbe tornare molto utile nel controllo delle telecamere di videosorveglianza grazie alle centrali operative con monitor già funzionanti in ogni sede di istituto.«Attendiamo presto risposte sia dal Questore che dal prefetto reggente – concludono i sindacalisti e le rsu di vari istituti di vigilanza cittadini – altrimenti siamo pronti a scendere in piazza».

Daniela Peira

http://www.lanuovaprovincia.it/stories/cronaca/

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Securpol Group: in Toscana 99 dipendenti a rischio licenziamento

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Cronaca

martedì 22 marzo 2016 ore 15:20

Securpol Group: in Toscana 99 dipendenti a rischio licenziamento

Conficconi: “Guardie non devono perdere il posto. Disposti a rapidi accordi regionali integrativi. Ma fateci vedere i conti. E stop pressioni a Gpg per accordi individuali”

Altissimo il rischio per i lavoratori, ben 99 solo in Toscana, ai quali è stato paventato lo spettro della perdita del loro posto alla Securpol Group. L’azienda infatti vorrebbe tagliare le loro teste da un giorno all’altro. E questo dopo anni e anni di lavoro ai più disparati orari, con turni massacranti e pressioni che le guardie giurate conoscono bene. Le guardie giurate colpite dalla mannaia si trovano nelle province di Arezzo, Grosseto e Livorno, aree in cui la Securpol vuole mettere in atto “licenziamenti per riduzione del personale”, come si legge nella missiva inviata alla Uiltucs Toscana, la categoria della Uil che si occupa di Turismo, Commercio e Servizi.

“I posti di lavoro vanno salvaguardati in modo tangibile”. Parola dell’organizzazione sindacale, che segue con estrema attenzione e senza sosta la vicenda, in ogni territorio, Toscana Centro, Costa e Sud, per tentare di gestire al meglio l’emergenza. “E’ una notizia che non avremmo voluto mai sentire e noi, come Uiltucs – spiega il segretario generale della Toscana Marco Conficconi –diamo piena e totale disponibilità a costruire in tempi rapidi degli accordi integrativi regionali per entrare nel merito dei costi aziendali. La disponibilità c’è. Anche di andare a vedere quale è la reale situazione e come poterla gestire al meglio per salvare i lavoratori”. Securpol Group, oltretutto, “non è attualmente in grado – fanno sapere sempre dalla Uiltucs – di agire su parte dell’istituto poiché è affittuaria del ramo di azienda da parte di un’altra società”. Questo non è un dettaglio da poco vista la delicatezza della situazione. Le cose si complicano, poi, se si aggiunge il fatto che le Gpg sono sottoposte a “minacce e pressioni continue” con la speranza di “costringere le guardie a sottoscrivere accori personali senza l’assistenza del sindacato”, vero elemento scomodo (per l’azienda) e tutelante (per i lavoratori) che si tenta di lasciare all’angolo. Ma cosa intenda fare la Securpol non è affatto chiaro e ci sono solo i freddi numeri di questa “strage” dietro all’annuncio del licenziamento degli addetti al trasporto valori (Gpg e tecnici addetti allo smaltimento): 54 Gpg ad Arezzo, 11 a Grosseto e 29 a Livorno, oltre a 5 operatori in contazione divisi tra il capoluogo labronico e Grosseto.

http://www.nove.firenze.it/securpol-group-in-toscana-99-dipendenti-a-rischio-licenziamento.htm

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Sanità esplosiva in Ciocaria, due aggressioni in 48 ore al Pronto Soccorso

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Cronaca

mercoledì, marzo 23rd, 2016

Sanità esplosiva in Ciocaria, due aggressioni in 48 ore al Pronto Soccorso

Due aggressioni ai danni di medici ed infermieri del Pronto Soccorso di Frosinone in meno di 48 ore: la denuncia arriva dalla Cgil Fp. Nessun danno fisico per il personale, per fortuna, ma gli episodi hanno fatto tornare alla ribalta un argomento discusso da sempre, quello legato alla sicurezza nel reparto di emergenza-urgenza dello Spaziani. È accaduto tutto tra lunedì e nella notte tra lunedì e martedì: “Il primo caso – spiegano i sindacalisti Beatrice Moretti e Antonio Sessa – si è risolto fortunatamente in un’aggressione violenta ma solo verbale a danno di una dottoressa e di un’infermiera, mentre nel secondo un paziente arrivato in ambulanza ha minacciato gli operatori sanitari dopo aver danneggiato gli arredi della struttura. Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha scongiurato il peggio. Ma nessuno può garantire che le situazioni di rischio future che possono determinarsi abbiano sempre lo stesso finale. Anche perché nella Asl di Frosinone gli operatori sono di fatto lasciati soli a gestire situazioni causate dalla totale mancanza di sistemi di allarme e di adeguata sorveglianza nelle nostre strutture”. Ad oggi la vigilanza della guardia giurata armata è garantita solo nelle ore notturne, dalle 20 alle 7. Ma non si tratta di una unità dedicata esclusivamente al Pronto Soccorso, bensì alla sorveglianza sull’intera cittadella sanitaria di via Armando Fabi. Nelle ore diurne, invece, oltre al portierato dell’Ospedale, c’è un Posto di Polizia in loco. Le criticità, non a caso, si verificano soprattutto durante gli orari notturni. Quello che la Asl chiede da anni alla Regione è la presenza di una guardia giurata 24 ore su 24 e dedicata esclusivamente al Pronto Soccorso. “Stamattina (ieri, ndr) ho avanzato di nuovo richiesta – così il primario del reparto Fabrizio Cristofari – e mi sono arrivate rassicurazioni”. Anche la Cgil ieri si è appellata al commissario Straordinario della Asl di Frosinone Luigi Macchitella: “Deve agire subito “aggredendo” il problema delle aggressioni – hanno detto Moretti e Sessa -. È necessario mettere a disposizione dei Pronto Soccorso un adeguato servizio di vigilanza armata e introdurre idonei sistemi di allarme”. È importante sottolineare comunque che la guardia armata, per questioni di privacy, non vigila all’interno delle corsie e delle stanze ma solo nelle aree esterne. Ovviamente però interviene nei casi di emergenza.

http://www.online-news.it/2016/03/23/sanita-esplosiva-in-ciocaria-due-aggressioni-in-48-ore-al-pronto-soccorso/#.VvQ-2eTmrDc

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Giovanni La Mattina: ”Noi guardia giurate facciamo parte della storia italiana”

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Cronaca

24 Marzo 2016

Giovanni La Mattina: ”Noi guardia giurate facciamo parte della storia italiana”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Giovanni La Mattina.

“Come membro di un partito politico Fronte Nazionale e come guardia particolare giurata e parte integrante del direttivo Uiltucs e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, volevo solo ricordare che queste due figure, guardia particolare giurata e polizia comunale, non sono figure nate ieri.

La famosa figura della guardia che fa la ronda con picca e lanterna, spesso accompagnato da un grosso cane, presente in tanti quadri fiamminghi ed italiani del XIV, XV e XVI secolo non è altro che quella del precursore delle Guardie Particolari Giurate odierne.

Nel 1870 a Padova, per iniziativa di un certo Giuseppe Lombardi, ex garibaldino, sorse il primo Istituto di Vigilanza Privato italiano. Lombardi, con pochi uomini, iniziò a svolgere un servizio di vigilanza urbano con l’appoggio dell’allora Prefetto di Padova Luigi Berti (che diventerà poi capo della polizia).

Nella città di Aosta, di cultura savoiarda, è comprovata la costituzione delle “Guardie comunali”, a far data dal 1776, destinate a costituire il primo nucleo originario della moderna Polizia dei Comuni. Con legge 12.12.1816 vengono fissate, per la prima volta, le attribuzioni del Sindaco e del Primo Eletto in materia di Polizia Urbana e rurale.

Questi sono due cenni storici sulle origini sia della guardia giurata che del vigile urbano, ossia la polizia comunale. Ma se andiamo a ritroso ritroviamo queste due figure fin dai tempi dell’impero Romano.

Amici la situazione diventa sempre più grave, io vivo in provincia di Asti e la statistica riportata dal SOLE 24 0RE non ci fa felici, perché a noi astigiani il primato non piace. Continuo con i miei articoli inerenti alla sicurezza locale, perché non c’è giorno che non si verifichi un furto, una spaccata, scippo e quant’altro.

Ma la mia attenzione non è qui che si vuole soffermare ma le due figure sopra citate .

Quando io (metto me, ma è riferito anche a tutti quelli che entrano nel mondo delle GPG) ho fatto giuramento davanti al Sindaco, non lo facevo per avere una paca sulla spalla, ma io in quel momento stavo giurando fedeltà allo Stato italiano, alla bandiera italiana e consapevole di portare avanti con onore tutti gli impegni e sacrifici di tutti i miei predecessori e dando continuità alle origini della figura delle GPG.

Quando noi trasportiamo i valori oppure quando siamo davanti ad una banca o altro obbiettivo, oppure quando siamo di ronda come lo facevano in passato i nostri predecessori, noi in quel momento rappresentiamo con orgoglio lo Stato italiano. Tante persone criticano la nostra figura ci chiamano metronotte, ma noi come la polizia municipale, anch’essa criticata, siamo la più antica difesa di questa nazione.

Entrambe lavoriamo per dare liquidità alle banche, alle poste con i nostri trasporti valori e idem la polizia comunale lavora per la sicurezza della città, entrambi siamo gli unici a rischiare la vita senza avere le indennità rischio. Quindi faccio un appello a voi tutti , non dico che nel vederci per strada dovete prostrarvi ma almeno portateci rispetto.”

Giovanni La Mattina

http://atnews.it/al-direttore/7630-giovanni-la-mattina-noi-guardia-giurate-facciamo-parte-della-storia-italiana.html

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Contratti al palo: in 45 mila pronti a scendere in piazza

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altoadige

Cronaca

1 aprile 2016

Contratti al palo: in 45 mila pronti a scendere in piazza

Sulla corda da anni i lavoratori di settori come pulizie, servizi, vigilanza e turismo Chi fa tempo pieno guadagna 1.300 euro lordi, per i part time previsti 4-500 euro

di Massimiliano Bona

BOLZANO. Sono oltre 45 mila i lavoratori altoatesini di settori chiave (turismo, pulizie, multiservizi, vigilanza privata ma anche commercio) pronti a salire sulle barricate per il rinnovo dei contratti collettivi scaduti da tempo. La partita, che potrebbe anche sfociare in una clamorosa manifestazione in primavera, si sta giocando sia a livello locale che nazionale. «Siamo in un momento delicato e complesso – ammette il segretario provinciale della categoria commercio, turismo e servizi della Cgil Maurizio Surian – con una lunga serie di contratti collettivi al palo da tempo e per i quali la trattativa è ancora tutta in salita».

E si tratta di professioni che, per il tempo pieno, prevedono fino ad un massimo di 1.300 euro lordi al mese, ma ci sono ambiti (come le pulizie) in cui per i part time si incassano dai 400 ai 500 euro lordi mensili.

Turismo. In questo caso si parla di 38.400 addetti ed è stata rinnovata a livello contrattuale solo la parte che fa capo a Federalberghi e disciplina, appunto, hotel e pubblici esercizi. La parte che interessa invece la cosiddetta «ristorazione collettiva», ovvero le mense, è scaduta da 33 mesi e la trattativa è ad un punto morto. L’ultimo sciopero indetto è quello del 5 febbraio scorso. Il maggior numero di addetti è inquadrato al sesto livello. La paga oraria è di 7,56 euro, mentre lo stipendio lordo mensile per un tempo pieno è di 1.300 euro. Ci sono molti part time, è richiesta grande flessibilità oraria e gli stipendi sono piuttosto bassi.

Pulizie. Il contratto dell’artigianato scadrà a fine 2016, ma la maggior parte degli addetti in Alto Adige è inquadrata nell’ambito dei servizi di pulizia dell’industria e multiservizi, il cui contratto collettivo è scaduto il 30 aprile 2013. È tutto fermo da 34 mesi. La paga oraria è di 6,80 euro e ci sono molte forme contrattuali sotto soglia, ovvero inferiori alle 14 ore settimanali. Ciò significa buste paga molto basse, dai 400 ai 500 euro lordi. «Il livello più basso, in genere il secondo, – spiega Elena Fabiani, addetta stampa della Cgil altoatesina – è quello più gettonato e corrisponde per un tempo pieno a 1.183 euro lordi».

Vigilanza privata. Gli operatori in questo caso sono 300 e il contratto è scaduto alla fine del 2015. La paga base non è altissima e si aggira attorno ai 1.200 euro lordi.

Terme. Questo contratto è scaduto nel 2011 ma in Alto Adige è un settore tutto sommato di nicchia. La paga base è di 1.250 euro.

Commercio. Critica anche la situazione nel commercio. «Nella trattativa intrapresa con Federdistribuzione – sottolinea Maurizio Surian – stiamo facendo una sorta di percorso ad ostacoli. Ci confrontiamo con grandi aziende come Metro, Zara, Oviesse ed Aspiag, che impiegano alcune migliaia di lavoratori. Il presupposto per chiudere per Federdistribuzione è la derogabilitá della contrattazione di secondo livello, che riteniamo inaccettabile. Siamo consapevoli delle difficoltà del momento, ma non possiamo accettare proposte che continuino a peggiorare le condizioni di lavoro. Il contratto nazionale non si fa risparmiando sui costi, ma valorizzando e rispettando il lavoro». La trattativa è ripresa di recente e sono stati offerti 85 euro di aumento, la stessa cifra prevista dal rinnovo con Confcommercio. Restano le distanze sulla determinazione del salario e sui termini di decorrenza e durata.

http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2016/04/01/news/contratti-al-palo-in-45-mila-pronti-a-scendere-in-piazza-1.13223580

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Aggressione violenta al Cardarelli: picchiati tre infermieri e un vigilantes

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Cronaca

Venerdì 8 Aprile 2016, 10:53:47

Aggressione violenta al Cardarelli: picchiati tre infermieri e un vigilantes

di Maria Pirro

Quarto mondo Cardarelli: picchiati infermieri e vigilantes, aggrediti ieri sera dal parente di un ammalato. «A una collega sono stati anche strappati i vestiti, a un paramedico è stato immobilizzato il braccio dopo lo scontro», racconta Salvatore Siesto, della Uil Flp, preoccupato per il susseguirsi di violenze in corsia.

I fatti, secondo la denuncia del sindacato: «D’improvviso, il familiare di un paziente ha scaraventato con impeto le scrivanie contro il personale del triage, che indica i codici di accesso in base alla gravità, ma ha colpito anche altri operatori, tra cui la guardia giurata intervenuta per bloccarlo». Quattro, alla fine, i feriti; «per ognuno 10 i giorni di prognosi». Motivo dell’agitazione: i tempi di attesa per una visita. Aggiunge Siesto: «A distanza di una settimana dalla visita del governatore De Luca, la situazione è peggiorata. La chirurgia d’urgenza, in momenti di punta, è costretta a sistemare ammalati addirittura nell’atrio, fuori dal reparto, e tenere le porte aperte. Ma questa emergenza non può essere risolta solo dai vertici dell’ospedale, ed è anche un problema di ordine pubblico: serve, in aggiunta, l’intervento del prefetto».

Intanto, si è svolta la prima riunione tecnica del tavolo voluto dal presidente della Regione e annunciato durante il «blitz» in corsia di sabato 2 aprile. «Ma convocare solo il personale medico è stata una decisione non condivisibile, perché è necessaria condivisione nelle scelte anche da parte dei rappresentanti della altre professioni sanitarie, tutti possono dare contributo determinante anche in base alla loro esperienza», conclude Siesto.

http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/

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Allarme furti a Forlì, l’Ugl chiede al sindaco Drei di valutare l’intervento delle guardie giurate

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Politica

13 Aprile 2016 16:00

Allarme furti a Forlì, l’Ugl chiede al sindaco Drei di valutare l’intervento delle guardie giurate

A lanciare la proposta è Filippo Lo Giudice, segretario provinciale Sicurezza Civile di Ugl Forlì-Cesena-Rimini e Ravenna.

“I forlivesi chiedono più sicurezza. Il livello di furti nelle abitazioni e nelle imprese, le spaccate nei negozi e nelle banche, l’accattonaggio molesto, la prostituzione in appartamento e in strada sta raggiungendo la soglia massima sopportabile. E’ necessario fare qualcosa. E visto che i soldi per aumentare l’organico della polizia locale, in tempi di crisi e di patti di stabilità, non ci sono, è necessario garantire una sorveglianza nelle strade, soprattutto in orari notturni, utilizzando la vigilanza privata”. A lanciare la proposta è Filippo Lo Giudice, segretario provinciale Sicurezza Civile di Ugl Forlì-Cesena-Rimini e Ravenna.

L’esponente sindacale chiede “che anche il Comune di Forlì segua l’esempio di altre amministrazioni comunali che hanno chiesto l’intervento delle guardie giurate per sorvegliare i beni pubblici, come i parchi, i cimiteri, i parcheggi, gli uffici, ed anche (magari concordando con la polizia locale i percorsi notturni) per monitorare il territorio e le aree più sensibili fra le 24 e le 6 del mattino, e segnalare alle forze dell’ordine eventuali problemi o situazioni sospette.

“Il tutto in un’ottica di collaborazione e integrazione , visto che gli enti pubblici e le stesse forze dell’ordine non possono assumere nuovo personale o distogliere quello esistente dagli attuali compiti previsti per legge – conclude -. Con la discesa in campo della vigilanza privata potremmo avere il controllo del territorio anche nelle ore notturne, con le guardie giurate, che lavoreranno in coordinamento con questura e prefettura e, segnaleranno le situazioni difficili e potranno intervenire in caso di necessità”.

http://www.forlitoday.it/politica/allarme-furti-forli-ugl-intervento.html

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Di Bonito: “Troppe armi in giro per terroristi e mafiosi” .

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Attualità

Venerdì 15 Aprile 2016 13:51

Di Bonito: “Troppe armi in giro per terroristi e mafiosi” .

“Da tempo, ormai, In Italia ed Europa è “allarme terrorismo”, oltre all’allarme italiano su mafia, camorra e n’drangheta. Il Si.U.L.C. aveva, in tempi non sospetti, “lanciato l’allarme” sule troppe armi che si stanno facendo girare in Italia. Istituti di Vigilanza che, da oltre un decennio, chiudono in continuazione, con gravissime ricadute sulle Casse dell’Erario, dell’.I.N.P.S. e delle Regioni, in un “sistema” rodato con un modus operandi sempre uguale che inizia, sempre, con “strane” mobilità con crisi, apparentemente, pre-costituite con C.I.G.S. – cassa integrazione – false e, legate a strane e nuove assunzioni anche “temporanee” a sei mesi di nuove Guardie Particolari Giurate che, in molti casi, vengono anche affiancate, se non sostituite, da addetti al portierato.

Scandali su scandali che vengono consumati sotto gli occhi di tutte le Autorità, Prefetture e Direzioni Provinciali del Lavoro senza escludere tutti i Governi ed i Ministeri competenti a cui il SIULC ha, da anni, sempre lanciato ogni tipo di allarme legato agli Istituti di Vigilanza.

A nulla è servito l’intervento per fare istituire “l’Albo delle Guardie Giurate” da dove ogni “nuovo” Istituto di Vigilanza deve attingere per evitare di riempire l’Italia di tante altre migliaia di armi che potrebbero finire nelle mani di terroristi, mafiosi e criminali, evitando di mettere in continuo pericolo l’Italia e l’Europa.

Lascia meravigliati il fatto che, nonostante il Ministro dell’Interno abbia “ordinato”, a fronte della conclamata crisi, l’istituzione di un albo di tutte le GpG licenziate e in mobilità e dal quale albo attingere per le eventuali altre nuove assunzioni, le Prefetture, come per quelle di Napoli ed Avellino, ancora non eseguono “quell’ordine” legittimo e logico e finiscano, così, di rilasciare, come un fiume, ancora licenze, decreti e porto d’arma ex novo riempiendo, così, le Città e le provincie di altre pericolose armi.

Super scandali come l’Italsecurity, l’Europol, La Partenopea, La Nuova Lince, Mondial Pool, Nuova Città di Roma, Union Security, BSK, Ipervigile, La Vedetta, Neapolis e altre centinaia ancora continuano sotto gli occhi di tutte le Autorità con un “cerchio magico” che, con nomi aziendali diversi, ma con le stesse persone o parenti/prestanomi, gestiscono questo “affaire” miliardario”.

Quel che fa invocare l’intervento “pregnante”della Magistratura a tutto campo, alla quale ci si è già rivolti, è il fatto che viene, continuamente, disatteso il cd. “DECRETO MARONI” – DECRETO 1 dicembre 2010, n. 269 – che Regolamenta tutti gli Istituti di vigilanza privata e questa non applicazione di una ottima Legge dello Stato vede speculazioni da parte di Istituti di Vigilanza con le gravissime omissioni da parte di tutte le Autorità.

Su questo sarebbe auspicabile anche l’intervento della Corte dei Conti per potere sanzionare, per poi farne confiscare tutti i beni, a coloro che, da oltre un decennio, con le loro omissioni, stanno facendo dissanguare le Casse dello Stato e impoverendo i cittadini in un business miliardario e senza limiti che mette in pericolo tutti i cittadini Italiani ed Europei.

Se, addirittura, le Autorità, i Governi ed i Ministeri non osservano e fanno applicare le Leggi dello Stato che fine possono fare i cittadini Italiani ed Europei?” Lo afferma in una nota il Segretario Nazionale Si.U.L.C., Salvatore Di Bonito.

http://www.irpiniaoggi.it/index.php/attualita-in-irpinia/4-attualita/152571-di-bonito-qtroppe-armi-in-giro-per-terroristi-e-mafiosiq.html

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Caltanissetta, vigilanza privata ai cantieri della SS 640: evitato lo sciopero

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Cronaca

17 aprile 2016

Caltanissetta, vigilanza privata ai cantieri della SS 640: evitato lo sciopero

Redazione

CALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.

A seguito della proclamazione dello stato di agitazione e dello sciopero e attivate le procedure di raffreddamento, nella mattinata di venerdì 15 aprile, si è tenuto l’incontro, presso la Prefettura di Caltanissetta, presieduto da S.E. Dr.ssa Maria Teresa Cucinotta, tra la Società di Vigilanza Sicilia Police Srl e la UILTuCS, erano presenti al tavolo, il Capo di Gabinetto Dr.ssa Elisa Borbone, il funzionario della Prefettura Dr. Calogero Nicosia, i rappresentanti della Direzione Regionale dell’ANAS, i rappresentanti della Empedocle 2, contraente generale dei lavori di adeguamento della SS640 AG-CL, il Funzionario della Direzione Territoriale del Lavoro di Caltanissetta, Ispettore Sig. Salvatore Di Forti, il Funzionario del Centro per l’impiego di Caltanissetta, Sig. Luigi Scarantino, il legale Rappresentante della Sicilia Police Srl Sig.ra Carla Strano e il Segretario Generale della O.S. UILTuCS Sig. Michelangelo Mazzola con una delegazione di Lavoratori. Dopo ampia e articolata discussione tra i presenti e a seguito di un Autorevole invito di S.E. il Prefetto, si è addivenuti ad un accordo alle problematiche relative, ai continui ritardi di pagamento delle retribuzioni ai lavoratori, infatti la Società Empedocle 2, contraente generale dei lavori di adeguamento della SS640 AG-CL si è impegnata ad erogare, entro maggio 2016, alla Sicilia Police srl, parte del corrispettivo arretrato, ammontante a circa €. 450.000,00 e contestualmente la Sicilia Police si è impegnata a saldare, ai lavoratori le 7 mensilità arretrate, più 13^ e 14^ mensilità, entro il 30 Aprile 2016 e di procedere ad un incontro in sede Aziendale con l’O.S. per definire e risolvere definitivamente le altre questioni di carattere organizzativo e contrattuale, anch’esse motivazioni che avevano portato alla proclamazione dello stato di agitazione. Ritenuto importante il risultato ottenuto la UILTuCS, ha revocato lo stato di agitazione e il programmato sciopero del 18/04/2016, evidenziando e ringraziando per l’efficace, nonché autorevole e tempestivo intervento della Prefettura di Caltanissetta, nella persona di S.E. la Dr.ssa Maria Teresa Cucinotta.

IL SEGRETARIO GENERALE MICHELANGELO MAZZOLA

Uiltucs Territoriale (Agrigento, Caltanissetta, Enna)

http://www.ilfattonisseno.it/2016/04/caltanissetta-vigilanza-privata-ai-cantieri-della-ss-640-evitato-lo-sciopero/

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8 vigilantes di Saetta trasporti licenziati: “Concorrenza sleale”

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Attualità

29 aprile 2016

LA SOCIETA’ SI OCCUPA DI TRASPORTO VALORI

8 vigilantes di Saetta trasporti licenziati: “Concorrenza sleale”

di Redazione

La Saetta trasporti, istituto di vigilanza e trasporto valori che opera in provincia di Palermo, annuncia il licenziamento di cinque guardie giurate e tre impiegati addetti all’area amministrativa e contabile. Lo comunica la Uiltucs Sicilia. Una scelta motivata dalla “crescente e disordinata concorrenza” chiarisce ai sindacati la società, mentre “il settore creditizio ha ridotti i costi per il trasporto dei valori ricorrendo ad alternative” come le assicurazioni. Anche “la circolazione del denaro contante – spiega ancora l’azienda – ha subito una drastica diminuzione dei volumi trasportati in favore della moneta elettronica”.

Ma il problema principale riguarda la “spietata concorrenza” che sta portando le gare “al ribasso oltre ogni limite immaginabile”.

“La decisione ci coglie di sorpresa dice Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia – non ci aspettavamo che ci fosse un problema di esuberi mai comunicato anche perché nella zona operano praticamente in regime di oligopolio nel trasporto valori e gestione caveau. Si tratta di 8 esuberi su 36 dipendenti, cercheremo con tutte le nostre forze di tutelare livelli occupazionali. Prima però vogliamo entrare nel merito per capire i reali motivi. Purtroppo il settore continua a lamentare una concorrenza sleale dovuta la fatto che anche gli enti pubblici affidano al massimo ribasso nonostante tabelle ministeriali indicano tariffe sotto le quali non si può andare ma che nessuno rispetta. Purtroppo col massimo ribasso è penalizzata anche la collettività perché a certi costi nessuno può garantire sistemi di sicurezza adeguata. Serve un controllo continuo e attento del settore, stiamo chiedendo al ministero assieme alle segreterie nazionali della Uil e delle altre organizzazioni sindacali, per discutere di questi temi”.

http://palermo.blogsicilia.it/8-vigilantes-di-saetta-trasporti-licenziati-troppa-concorrenza-sleale/335868/

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Omicidio portavalori, il Savip chiede chiarezza

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Cronaca

03 maggio 2016

Omicidio portavalori, il Savip chiede chiarezza

Riceviamo e pubblichiamo una lettera/denuncia di Vincenzo Del Vicario, segretario nazionale del Savip (Sindacato Autonomo Vigilanza Privata), relativo all’omicidio a scopo di rapina di Andrea Foglia, ucciso mentre trasportava gli incassi di alcune slot machine. Siamo certi che Magistratura e Forze di polizia porranno ogni attenzione per chiarire le circostanze nelle quali, nella sera di ieri, un lavoratore che stava procedendo alla riscossione degli incassi delle slot machine delle province di Vercelli e Alessandria sia stato ucciso. Ci chiediamo perchè il lavoratore fosse solo mentre svolgeva una così delicata e pericolosa mansione di maneggio di danaro e se fosse una guardia giurata. Ci sarebbe da capire, inoltre, se in relazione alle somme complessivamente da trasportare fosse stato dotato di una vettura blindata e di tutti le tecnologie, gli strumenti di protezione e gli altri necessari per svolgere in sicurezza il suo difficile lavoro di “portavalori”. Se così non fosse, ci troveremmo dinanzi a una vera “morte bianca”: adibire un comune lavoratore – che non sia una Guardia giurata e al di fuori dal quadro normativo della vigilanza privata armata – al ritiro di cospicue somme di denaro significa esporlo a rischi mortali. AdvertisementAlla luce di quanto accaduto, riteniamo che si debba verificare se, invece che dinanzi a una tragica fatalità per un gesto criminale, ci si trovi di fronte a una grave violazione della legge 81/08, sulla sicurezza dei lavoratori, da parte del ‎datore di lavoro. Le nostre denunce per la sicurezza dei dipendenti addetti al trasporto valori, fino ad oggi, sono rimaste lettera morta: nulla è cambiato nei controlli, nulla nelle regole, con risultati di cui le cronache parlano. Ci auguriamo, allora, che la Procura di Alessandria e Vercelli, lungi dall’interessarsi solo di far condannare l’autore di questo gesto criminale, unitamente alla Questura e agli Uffici preposti alle verifiche sul lavoro, accerti anche eventuali responsabilità in capo a chi avrebbe dovuto informare e formare il lavoratore circa lo specifico rischio è adottare le dovute misure preventive.

http://www.quotidianopiemontese.it/2016/05/03/omicidio-portavalori-il-savip-chiede-chiarezza/#.VypR8ORJnDd

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Agguati alle guardie giurate in Regione, l’Ugl chiede incontro alle prefetture

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4Live

Cronaca

6 maggio 2016

Agguati alle guardie giurate in Regione, l’Ugl chiede incontro alle prefetture

Due episodi inquietanti a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro in Emilia-Romagna: un agguato alla guardia giurata nel parcheggio del Mercatone Uno di Rottofreno (Piacenza) e precedentemente l’omicidio di una guardia giurata a Savio di Ravenna. Il sindacato Ugl Sicurezza civile di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna chiama all’appello i vertici delle Forze dell’Ordine e le Istituzioni.

“Agguati falliti, assati a furgoni portavalori, guardie giurate assassinate o ferite, intimidazioni continue a suon di proiettili, bombe e fucili d’assalto che mettono a rischio in tutta Italia l’attività quotidiana di un’intera categoria professionale, anche in Emilia-Romagna, come nel caso del Savio o di Piacenza la violenza è esplosa. E’ arrivato il momento di unire le forze e investire del problema le istituzioni”.

A lanciare l’allarme è Filippo Lo Giudice, segretario provinciale del sindacato Ugl Sicurezza civile di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna che ha chiesto uno specifico incontro ai prefetti delle tre città romagnole per concordare misure adeguate per garantire sia la sicurezza dei cittadini, sia l’incolumità di chi come le guardie giurate, ogni giorno rischia la vita, come ci ricordano tanti altri tragici casi: l’omicidio di una guardia giurata della Mondialpol in servizio allo sportello della banca Antonveneta del mercato ittico di Milano, solo per citarne uno.

“Si potrebbero raggiungere intese fra le forze dell’ordine e gli istituti di vigilanza e uffici postali o bancari per potenziare la sicurezza in occasione del trasporto dei valori. Conoscendo gli itinerari e i percorsi effettuati in determinati giorni, si potrebbero potenziare i servizi su strada e quindi assicurare una maggiore sicurezza ai mezzi che trasportano il contante o mettere a punto piani concordati per l’intervento immediato delle forze di Polizia in caso di emergenza”: è la proposta di Filippo Lo Giudice.

E poi il segretario provinciale del sindacato Ugl Sicurezza civile di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna propone: “Visto che ogni notte le Guardie Giurate debbono espletare il servizio di pattugliamento con una sola unita operativa, a differenza delle forze dell’ordine che nei turni di notte prestano servizio in due-tre , riteniamo che la classe politica debba prendere in seria considerazione la nostra problematica e porre mano al cosiddetto decreto Maroni che ha solo peggiorato le nostre condizioni di lavoro. Le guardie giurate sono obbligate a garantire la ronda notturna con un solo uomo in servizio e spesso alcuni colleghi sono costretti a fare giri ispettivi su allarme furto anche da soli, senza che la centrale degli istituto di vigilanza fornisca una vettura di supporto. Così non si può andare avanti. Chiediamo che i prefetti intervengano”: è la richiesta di Filippo Lo Giudice che ha chiesto un incontro urgente dedicato a questa tematica ai prefetti di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna.

http://www.4live.it/2016/05/agguati-alle-guardie-giurate-in-regione-lugl-chiede-incontro-alle-prefetture/

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Rapina a portavalori su a14 a Pescara

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Cronaca

12:52, Mag 7, 2016

Rapina a portavalori su a14 a Pescara

Osanna Colina

Il tratto di autostrada è stato chiuso in direzione Nord. A bordo c’erano due addetti dell’istituto di vigilanza e circa un milione e mezzo di euro, soldi prelevati da alcune banche, cioè Caripe, Tercas e Banca Popolare dell’Emilia Romagna, da versare alla Banca d’Italia, all’Aquila. I rapinatori si sono avvicinati immediatamente, erano almeno 4, armati di pistole e fucili, il volto coperto da passamontagna, parlata foggiana, in dialetto.

Il commando, evidentemente dopo aver studiato il colpo in ogni minimo dettaglio, ha sbarrato la strada ad un portavalori proveniente da Ortona, disarmando le guardie giurate senza provocare vittime e feriti. Proseguono le indagini e le ricerche da parte della Polstrada e delle altre forze dell’ordine, andate avanti per tutto il giorno anche con l’utilizzo di elicotteri.

Fabio Urbini, segretario regionale dell’Ugl Sicurezza Civile Abruzzo, chiede agli organi competenti “di verificare se i mezzi utilizzati fossero muniti degli elementari mezzi di sicurezza passivi e attivi”.

Sarebbero stati necessari diversi minuti per raggiungere e arraffare i soldi nel mezzo blindato, ma non c’è stato tempo.

Sul posto è rimasta la Giulietta abbandonata dalla banda che aveva la targa contraffatta.

Quattro malviventi avrebbero bloccato un portavalori sull’autostrada A14, tra i caselli di Pescara Sud e Pescara Ovest. La breve fuga, di qualche centinaio di metri, sarebbe poi proseguita a piedi tra le campagne, dopo aver incendiato il furgone.

http://primapaginareggio.com/2016/05/07/rapina-a-portavalori-su-a14-a-pescara.html

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Omicidio portavalori slot, Filcams Cgil: ‘Adeguare norme trasporto incassi’

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Cronaca

Mercoledì, 11 Maggio 2016 10:26

Omicidio portavalori slot, Filcams Cgil: ‘Adeguare norme trasporto incassi’

Filcams Cgil chiede tavolo della Prefettura per cambiare norme per il trasporto incassi delle slot, dopo omicidio del portavalori a Vercelli.

“Il settore delle slot machine e videogiochi, alimenta danaro e il recupero e il trasporto dei contanti non deve essere affidato ad un singolo lavoratore. Non può rimanere fuori dal Testo Unico di Sicurezza, che regolamenta il Trasporto Valori e contanti come la Vigilanza Armata”.

È la richiesta avanzata da Filcams Cgil di Alessandria unitamente alla Filcams Cgil Regionale del Piemonte – Federazione italiana lavoratori commercio, albergo, mensa e servizi, dopo l’uccisione di Andrea Foglia, dipendente della ditta di noleggio Ferrari, rapinato e malmenato fino alla morte mentre era alla guida del furgone portavalori che trasportava gli incassi di alcune slot machine nei dintorni di Vercelli.

“Chiediamo agli Organi Competenti (Prefettura e Questura) di aprire il Tavolo Prefettizio per adeguare la norma anche in questo settore”, conclude il sindacato, auspicando un maggiore “rispetto delle regole per la sicurezza delle persone che lavorano”.

http://www.gioconews.it/cronache/70-generale20/48367-omicidio-portavalori-slot-filcams-cgil-adeguare-normetrasporto-incassi

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Al Ticinello l’assemblea delle guardie giurate

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Cronaca

12 maggio 2016

Al Ticinello l’assemblea delle guardie giurate

PAVIA. Domani, alle 17, nella sede della Fastconfsal in via Vittadini 3, al Ticinello, si svolge un’assemblea dei lavoratori della vigilanza privata. «L’iniziativa si pone l’obiettivo di fare il punto tra i lavoratori sulle questioni che interessano la funzionalità della guardia giurata – spiegano gli organizzatori –, in particolare la prospettiva dei lavoratori nell’immediato futuro e il ruolo del sindacato».

All’assemblea si discuterà, inoltre, della programmazione del convegno indetto dal sindacato Fast Confsal, «a cui saranno presenti relatori che parleranno della vigilanza privata, sicurezza sussidiaria e infrastrutture critiche sul ruolo della vigilanza privata – dice il sindacato –. Infine, sarà fatta una relazione sul diritto civile e penale dall’avvocato sindacale della Fast Confsal, Riccardo Arnò».

All’assemblea, aperta a tutti i lavoratori del comparto, sono previsti gli interventi di Salvatore Sperlinga, segretario provinciale Fast Confsal Vigilanza, e di Carmelo Cosentino, segretario confederale provinciale.

http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2016/05/12/news/al-ticinello-l-assemblea-delle-guardie-giurate-1.13463540?refresh_ce

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Assalto a portavalori, Ugl chiede tavolo al Prefetto

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Agenparl

Sicurezza

16 maggio 2016

Assalto a portavalori, Ugl chiede tavolo al Prefetto

“Nell’esprimere solidarietà ai colleghi che hanno subito la rapina a mano armata oggi in A14, nel cesenate, ribadisco all’opinione pubblica e all’intera categoria che da giorni abbiamo chiesto un incontro al Prefetto di Forlì Fulvio Rocco De Marinis, ed anche ai Prefetti di Rimini e Ravenna per verificare se le procedure e le linee guida atte a tutelare i lavoratori del settore siano attuate in ogni frangente. Visto che sempre più spesso le guardie giurate sono sempre più abbandonate a se stesse a favore dei guadagni delle aziende“. Questo il commento di Filippo Lo Giudice (nella foto con il Prefetto di Forlì Rocco De Marinis), segretario provinciale del sindacato Ugl Sicurezza Civile di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna.

Filippo Lo Giudice chiede ai Prefetti della Romagna che in un apposito tavolo istituzionale con aziende e sindacati si proceda alla verifica: “che tutti i mezzi utilizzati per il servizio siano muniti degli elementari mezzi di sicurezza passivi e attivi, come per esempio le barre anti taglio sui mezzi, il sistema di sicurezza spumablock per macchiare i soldi in caso di rapina, e che soprattutto siano adeguati costantemente ai migliori livelli per il trasporto valori“.

Infine, il segretario provinciale del sindacato Ugl Sicurezza Civile di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna, Lo Giudice, ribadisce che: “Considerarti i tanti episodi di violenza a danno della categoria delle guardie giurate si rende necessario mettere mano a livello nazionale al cosiddetto decreto Maroni che permette alle aziende di mandare anche soltanto una guardia giurata in pattuglia o in servizio di ronda a differenza delle forze dell’ordine che svolgono in servizio in coppia, per garantirsi un’adeguata difesa“.

http://www.4live.it/2016/05/assalto-a-portavalori-ugl-chiede-tavolo-al-prefetto/

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Guardie giurate, Ugl Forli-Cesena prende posizione

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Agenparl

Sicurezza

17 maggio 2016

Guardie giurate, Ugl Forli-Cesena prende posizione

(AGENPARL) – Forli-Cesena, 17 mag 2016 – “Nell’esprimere solidarietà ai colleghi che hanno subito la rapina a mano armata oggi in A14, nel cesenate, ribadisco all’opinione pubblica e all’intera categoria che da giorni abbiamo chiesto un incontro al Prefetto di Forlì , Fulvio Rocco De Marinis, ed anche ai prefetti di Rimini e Ravenna per verificare se le procedure e le linee guida atte a tutelare i lavoratori del settore siano attuate in ogni frangente. Visto che sempre più spesso le guardie giurate sono sempre più abbandonate a se stesse a favore dei guadagni delle aziende”.

Questo il commento di Filippo Lo Giudice, nella foto, segretario provinciale del sindacato Ugl Sicurezza Civile di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna.

Filippo Lo Giudice chiede ai prefetti della Romagna che in un apposito tavolo istituzionale con aziende e sindacati si proceda alla verifica “che tutti i mezzi utilizzati per il servizio siano muniti degli elementari mezzi di sicurezza passivi e attivi, come per esempio le barre anti taglio sui mezzi, il sistema di sicurezza spumablock per macchiare i soldi in caso di rapina, e che sopratutto siano adeguati costantemente ai migliori livelli per il trasporto valori”.

Infine, il sindacalista afferma: “Considerati i tanti episodi di violenza a danno della categoria delle guardie giurate, si rende necessario mettere mano a livello nazionale al cosiddetto decreto Maroni che permette alle aziende di mandare anche soltanto una guardia giurata in pattuglia o in servizio di ronda a differenza delle forze dell’ordine che svolgono in servizio in coppia, per garantirsi un’adeguata difesa”.

http://www.agenparl.com/guardie-giurate-ugl-forli-cesena-prende-posizione/

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Vigilanza privata, molti rischi e poche tutele. Sindacati: reati sempre più gravi

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Newsrimini

Attualità

21 maggio 2016, 16:04

Vigilanza privata, molti rischi e poche tutele. Sindacati: reati sempre più gravi

Il violento assalto di lunedì al furgone portavalori in A14 ha riportato alla ribalta il tema della sicurezza per le guardie giurate. Un problema che in provincia riguarda oltre 200 addetti che si trovano a fare quotidianamente i conti con criminali sempre più spesso armati e violenti: solo 3 giorni fa, raccontano i sindacati di categoria, tre uomini che stavano rubando dei liquori in un supermercato riminese hanno aggredito una guardia finita poi in ospedale e costretta all’intervento chirurgico. Rischi elevati a fronte di stipendi che superano di poco i mille euro, di indennità di rischio che arrivano ad 80 centesimi all’ora e di un lavoro neppure riconosciuto tra quelli usuranti. I sindacati Filcams Cgil, Uiltucs Uil e Fisascat Cisl hanno proposto a Prefettura e Questura di istituire un tavolo tecnico con tutti i titolari di licenza di vigilanza privata. Occorre fare qualcosa, dicono, visto che Rimini continua ad essere in vetta alle classifiche sui reati denunciati e la spiegazione legata all’impatto delle presenze turistiche comincia a non essere più una giustificazione di fronte ad episodi di cronaca che avvengono anche d’inverno. “Non possiamo più sopportare – dicono i sindacati – da parte degli Enti analisi esclusivamente statistiche che tendono a mitigare il fenomeno ponendo in evidenza il raffronto tra inverno ed estate e la vocazione turistica del nostro territorio, come se si trattasse soltanto di importazione temporanea di criminalità.”

“Il livello della criminalità – dice Riccardo Giunchi della Filcams – si è innalzato: i malviventi sono sempre più spavaldi e aggressivi. E le guardie giurate, non avendo lo status di pubblico ufficiale, si trovano in maggiore difficoltà non potendo in molti casi intervenire. Eppure sono i primi ad arrivare ad esempio quando scoppia un bancomat, col rischio che i delinquenti siano sul posto o ritornino prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.”

Il problema sicurezza è poi strettamente connesso alle difficoltà economiche di molte aziende. “Vengono richiesti sconti – spiega Daniela Giorgini della Uiltucs – oppure meno ore di servizio e gli istituti di vigilanza si trovano a limitare e abbassare gli standard dei servizi. Ma qui si parla di persone che rischiano la vita tutti i giorni.” Non è ammissibile secondo i sindacati che le scelte economiche e di mercato delle aziende di vigilanza vadano a discapito non solo della sicurezza degli operatori della vigilanza, ma anche dei cittadini. “Negli interventi sugli istituti di credito – dice Marta Righetti della Fisascat – o nelle aziende private e quant’altro chiediamo che venga data l’autorizzazione a svolgere il servizio in due. Oggi invece la guardia è da sola nei servizi di ronda o negli allarmi e non sa quello che si può trovare davanti quando interviene.”

Andrea Polazzi

http://www.newsrimini.it/2016/05/vigilanza-privata-molti-rischi-e-poche-tutele-sindacati-reati-sempre-piu-gravi/

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