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A Palermo arresto guardia giurata, l’Ugl Sicurezza Civile interviene spiegando le cause

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Cronaca

1 novembre 2016

A Palermo arresto guardia giurata, l’Ugl Sicurezza Civile interviene spiegando le cause

Filippo Virzì

L’Ugl Sicurezza Civile interviene dopo l’arresto di un dipendente della Ksm arrestato a seguito di una rapina, manifestando si legge in una nota diramata dalla Segreteria Provinciale di Palermo“vicinanza al profondo dolore che investe in questi giorni la famiglia e i colleghi della Guardia Giurata fermata e arrestata a seguito della rapina avvenuta qualche giorno fa presso corso Calatafimi, che in un momento di assoluto smarrimento, altro non può definirsi visto le dinamiche e la totale leggerezza nel compiere un’azione si da non compiere assolutamente, ma che ha comunque le sue motivazioni, in quanto causata dalle grandi responsabilità familiari della guardia giurata dipendente della Ksm, giunta quasi alla determinazione per disperazione di smettere di combattere, smettere di lottare giorno dopo giorno per adempiere alle responsabilità familiari e sociali, compiendo un atto inconsulto”.

L’Ugl Sicurezza Civile da una chiave di lettura all’episodio spiegando nella nota che “ la guardia giurata arrestata probabilmente ha voluto porre fine a una vita di molti sacrifici e per lo più di doveri che in questo episodio ha portato all’arresto e a una famiglia distrutta ma che in molti altri casi ha portato ad usare quella stessa arma, per molti anni di servizio unica amica e compagna, ad essere usata come soluzione ai problemi”.

L’Ugl Sicurezza Civile, aggiunge, “il sindacato ha il dovere di scendere in campo con un forte impegno per sensibilizzare e far conoscere all’opinione pubblica e gli enti preposti, le problematiche che investono il mondo della vigilanza privata e le Guardie Giurate.

“Le Guardie Giurate – denuncia la Segreteria Provinciale di Palermo dell’Ugl Sicurezza Civile – sono sottoposte ad una continua pressione lavorativa, alla quale si aggiunge il disagio di non avere una stabilità lavorativa ed economica.

In Sicilia esistono realtà in cui Istituti pagano con notevole ritardo, non versano i quinti dello stipendio, mettendo in seria difficoltà i lavoratori, che pur trovandosi la trattenuta in busta, si ritrovano in black list, pertanto impossibilitate ad accedere ad eventuali prestiti che potrebbero in qualche modo risollevare le finanze familiari”.

“Pertanto – conclude la nota – l’Ugl ribadisce che come Federazione di categoria, continuerà nell’impegno per fare valere quei diritti costituzionali e contrattuali che possano restituire una dignità individuale e sociale alle centinaia di Guardie Giurate che con onestà impegno e innumerevoli rischi adempiono alla loro professione a tutela dei beni e dei cittadini”.

https://mobmagazine.it/blog/2016/11/01/a-palermo-arresto-guardia-giurata-lugl-sicurezza-civile-interviene-spiegando-le-cause/

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Coisp: Padova vigilantes aggredito selvaggiamente da un ladro

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COMUNICATO STAMPA

03 NOVEMBRE 2016

Coisp: Padova vigilantes aggredito selvaggiamente da un ladro

Oggetto: A Padova vigilantes aggredito selvaggiamente da un ladro ed anche insultato dai passanti perché tratteneva il malvivente il Coisp “L’ennesimo di una serie di fatti del genere, è un’Italia alla follia”

“Spesso e volentieri ci sembra che parte di questo Paese sia letteralmente in preda alla follia, e lo sconforto e la rabbia di dover fare in queste condizioni il nostro già difficile lavoro e, più in generale, di dover operare per garantire legalità e sicurezza senza la collaborazione necessaria, raggiungono livelli di guardia. Quando hai fermato un ladro che ti ha spaccato il naso e ti senti anche offendere dai passanti perché lo stai trattenendo con ‘troppa forza’ allora ti viene veramente da mandare tutti al diavolo e lasciare che ciascuno faccia come gli pare. E’ una sensazione umana e mentirei se dicessi che si fatica a non lasciarsi andare a questi pensieri. La gente al pari delle Istituzioni devono rendersene conto, perché è indispensabile cominciare a tenere comportamenti che segnino una decisa inversione di passo rispetto alle continue delegittimazioni e criminalizzazioni che hanno portato a degenerazioni come quella di Padova e come molte altre simili”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo quanto avvenuto a Padova dove un vigilantes in servizio all’Ikea ha sventato un furto da parte di un soggetto che già vantava una lunga lista di precedenti e che, al momento in cui è stato fermato, ha aggredito il giovane in uniforme picchiandolo selvaggiamente, tanto che gli sono stati poi dati 21 giorni di prognosi per le varie ferite fra cui una frattura al setto nasale. E’ stato lo stesso vigilantes, in seguito, a raccontare che i tanti clienti presenti al momento dell’aggressione non solo non gli hanno dato un minimo di aiuto, ma anzi qualcuno lo persino apostrofato insultandolo perché stava trattenendo il ladro “con troppa forza” e temendo che potesse fargli del male.

“Se non fosse il racconto di una persona seria che fa un lavoro davvero rischioso da tempo – insiste Maccari – qualcuno potrebbe anche non credergli. Ma non noi, perché purtroppo lo abbiamo visto succedere già molte volte nei nostri confronti: l’incredibile atteggiamento di chi pensa forse che un malvivente si possa fermare con la sola forza del pensiero e, soprattutto, che se siamo noi a prendere le botte e a restare feriti, distrutti, persino morti, è normale perché abbiamo scelto la sciagura di portare la divisa!”.

http://www.varesepress.info/2016/11/coisppadova-vigilantes-aggredito-selvaggiamente-un-ladro/

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Metropol non paga da 4 mesi, scatta la protesta di 120 guardie giurate

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LAVORO

9 novembre 2016

Metropol non paga da 4 mesi, scatta la protesta di 120 guardie giurate

“Basta continuare a subire soprusi da una azienda foggiana che continua a vincere appalti al Poligrafico ed al Comune di Foggia, ma che poi non è in grado di ottemperare al pagamento degli stipendi fermi al mese di luglio. È una vergogna vera e propria”. Il segretario della Usppi, Massimiliano Di Fonso, proclama lo sciopero di circa 120 guardie giurate dinanzi alla sede dell’istituto di vigilanza Metropol. “I lavoratori sono esausti – prosegue il sindacalista -, nonostante abbiano compreso le problematiche aziendali, i vertici dell’istituto non riescono a soddisfare le sacrosante richieste dei dipendenti, a cominciare dagli stipendi.

A questo punto il prefetto di Foggia deve necessariamente intervenire per garantire la norma e verificare se la Metropol è in grado di garantire la fattibilità dell’istituto sulla provincia di Foggia, e verificare se è in grado di assicurare l’appalto e gli stipendi.

Abbiamo atteso fino ad oggi affinchè Metropol riuscisse a soddisfare le competenze stipendiali, ma evidentemente altri interessi non meglio conosciuti non permettono la dignità stipendiale. Pertanto – conclude – il 25 novembre le guardie giurate manifesteranno innanzi alla sede della Metropol per chiedere il pagamento delle quattro mensilità, oltre al diritto contrattuale del riposo, constatato dall’azienda, per via della necessità di coprire turni di lavoro scoperti per carenza di personale”.

http://www.immediato.net/2016/11/09/metropol-non-paga-da-4-mesi-scatta-la-protesta-di-120-guardie-giurate/

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Rinnovo CCNL vigilanza privata: avanti con i lavori

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NEWS & EVENTI

09 novembre 2016

Rinnovo CCNL vigilanza privata: avanti con i lavori

Nuovo incontro a Roma tra le Parti Sociali. Per Univ necessaria una riscrittura coraggiosa del contratto nelle sue parti fondamentali, per un risultato che soddisfi aziende e lavoratori

Procedono come da calendario gli incontri tra le Parti Sociali per il rinnovo del CCNL della vigilanza privata: nella mattinata di lunedì 7 novembre, infatti, i rappresentanti delle organizzazioni datoriali e sindacali del settore si sono nuovamente riuniti per individuare – nel 14 dicembre e nel 17 gennaio prossimi – le date per l’avvio “concreto” della trattativa, in cui si entrerà finalmente nel vivo delle discussioni sui singoli istituti e sul rinnovo complessivo del contratto.

In proposito, a conclusione del serrato scambio di vedute che ha interessato l’incontro di ieri, Univ ha ribadito la propria volontà di superare il tradizionale concetto di “rinnovo”, puntando piuttosto all’elaborazione di un impianto contrattuale innovativo e quanto più possibile rispondente alle attuali peculiarità del mercato del lavoro. Il tutto, chiaramente, nel rispetto delle esigenze delle risorse umane impiegate, senza tuttavia perdere di vista la necessità di consentire alle aziende del settore di disporre di uno strumento agile e moderno in grado di rispondere in maniera efficace alle mutate esigenze del comparto, della committenza e di tutto il mercato.

Per il Presidente della Commissione Sindacale Claudio Magon, “è necessario che questa tornata contrattuale recepisca, sia pure con grave ritardo, l’assoluta necessità di una riscrittura del contratto nelle sue parti più importanti. Necessità che dovrà essere condivisa non solo con le rappresentanze dei lavoratori ma anche con quella parte delle rappresentanze datoriali che parrebbero – ma spero di sbagliarmi – ancorate a logiche gattopardesche, più interessate a rinnovi light, soprattutto sul versante dell’impegno economico, con poco interesse a trattative realmente innovative. La stipula “coraggiosa” di un nuovo contratto potrebbe rappresentare un’efficace “arma” a vantaggio di tutto il settore, per consentire quella spinta improcrastinabile ad uscire dalla difficile situazione che affligge il mondo della vigilanza privata, con un risultato che soddisfi sia le aziende che le giuste aspettative dei lavoratori”.

Come di consueto, FederSicurezza vi terrà prontamente aggiornati sulla progressione dei lavori.

A.G.

http://www.federsicurezza.it/news.aspx?newId=113

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Rinnovo CCNL vigilanza privata e servizi fiduciari.

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Comunicato della UILTUCS UIL

12-11-2016

Rinnovo CCNL vigilanza privata e servizi fiduciari.

Esito incontro rinnovo CCNL Vigilanza

Si è tenuto il secondo incontro inerente il CCNL Vigilanza privata – Sicurezza che ha fatto registrare uno scambio vivace tra le Parti, a seguito delle affermazioni di AssVigilanza e degli esponenti di Assiv: la prima ha dichiarato “irricevibili” le richieste salariali e quelle relative alla classificazione; gli altri hanno precisato la loro disponibilità esclusivamente al “rinnovo” del CCNL 2013, probabilmente per rimarcare l’opposizione ad una profonda rivisitazione dell’assetto contrattuale (come invece richiesto dalla UILTuCS e condiviso unitariamente nella piattaforma).

AssVigilanza ha anche sostenuto l’esigenza, in via preliminare, di intervenire congiuntamente presso il Ministero dell’Interno per sollecitare provvedimenti atti ad ottenere un maggior rispetto della normativa di settore.

Tali posizioni sono state respinte e si è sollecitato l’avvio concreto della trattativa, giungendo a definire le date del 14 dicembre (ore 14,30 – luogo da stabilire) e del 17 gennaio (orario e luogo da stabilire).

Da parte sindacale è stata espressa disponibilità a valutare azioni comuni verso le Istituzioni solo ed esclusivamente in contemporanea al negoziato ed a fronte di segnali significativi e concreti circa la volontà delle aziende aderenti alle Associazioni firmatarie di rispettare le norme contrattuali esistenti.

In altri termini, finché permarranno comportamenti elusivi proprio da parte di coloro che sollecitano (verso altri) interventi, non potrà esservi alcuna speranza di addivenire a risultati efficaci e ognuna della Parti agirà come ritiene opportuno.

Al fine di organizzare la nostra partecipazione al negoziato, si propone la costituzione di una delegazione trattante composta da un esponente per le seguenti strutture: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Sicilia; in corso d’opera, per materie specifiche, potrà attuarsi alternanza con colleghi di altre Regioni.

Desideriamo inoltre strutturare momenti di discussione periodica a livello nazionale, al fine di realizzare il massimo coinvolgimento delle strutture e dei rappresentanti sindacali, cui aggiungere le riunioni a livello locale nelle quali riterrete utile la presenza della Segreteria Nazionale.

https://linklav.it/il-mondo-del-lavoro/7876-esito-incontro-rinnovo-ccnl-vigilanza.html

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«I poliziotti non sono la vigilanza privata»

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iltirreno

Cronaca

14 novembre 2016

«I poliziotti non sono la vigilanza privata»

Attacco del Siulp sull’uso degli agenti chiesto dai politici per manifestazioni e consigli comunali

PISA. «Siamo poliziotti, non agenti della vigilanza privata».

Vito Giangreco, segretario provinciale del Siulp, in una lettera aperta al questore e al prefetto mette in fila i disagi incontrati dalla polizia schierata tra movida e presìdi, spesso all’esterno del Comune, in occasione di manifestazioni di protesta contro l’amministrazione. La denuncia del Siulp è che degli agenti venga fatto un uso “improprio” a favore di questo o quel politico sottraendo personale e risorse alla sicurezza del territorio. Capita, sempre più di frequente, che poliziotti e carabinieri siano in numero superiore rispetto a chi si presenta con megafoni e striscioni.

Dissequestri contestati. «Vogliamo esprimere tutto il nostro disagio in relazione alla recente sentenza del Tribunale di Pisa in merito al dissequestro delle diverse migliaia di bottiglie di birra – afferma Giangreco –. E lo facciamo segnalando tutto lo scoramento dei tantissimi operatori della questura che avevano inteso quel servizio, come un intervento per assecondare la volontà politica piuttosto che il giusto procedere per il perseguimento di quella giuridica e soprattutto di efficaci servizi anti movida, un fenomeno che noi del Siulp riteniamo debba essere governato e non represso».

Impiego “corretto” dei poliziotti. Il segretario del Siulp invita questore e prefetto «a impiegare sia le nuove forze (sei agenti in più) che quelle già a disposizione in servizi che non assomiglino sempre più al lavoro di “palafranieri” al servizio di questo o quel politico».

Il sindacalista cita alcuni esempi di presenze dove i poliziotti sono “decorativi” e non operativi contro il crimine.

«Da tempo sosteniamo che eventi organizzati in luogo pubblico o all’interno di organi istituzionali aperti al pubblico (consiglio comunale, ndr) con annessi dissensi e critiche, ma mai violenti – prosegue Giangreco – siano divenute richieste di intervento di operatori della polizia, distogliendo di fatto quelle risorse da altri tipi di servizio. Così si infonde nei cittadini una percezione di insicurezza ed ai poliziotti un sentimento di frustrazione che vedono il proprio lavoro tramutarsi in quello espletato da servizi di vigilanza privata. Il personale della polizia, ma anche tutti gli operatori delle forze dell’ordine, non diventi lo strumento per dirimere controversie ideologiche che dovrebbero e potrebbero essere affrontate con le normali modalità offerte dal confronto politico, finendo inesorabilmente per disattendere le vere esigenze dei cittadini in termini di sicurezza reale e percepita visto il dilagare di reati predatori». Per il Siulp «il rispetto delle istituzioni, a partire da quelle locali, è fuori discussione, certo è però che la polizia di Stato non deve divenire al servizio di questo o quel politico, ma deve rimanere al servizio di tutti i cittadini a prescindere dell’appartenenza partitica e della colorazione politica senza inseguire fantomatiche e fantasiose decisioni».

http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2016/11/14/news/i-poliziotti-non-sono-la-vigilanza-privata-1.14413899

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Vigilanza, agitazione tra lavoratori Protect. “13esima e 14esima sono ormai un optional”

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Lavoro

14 novembre 2016

Vigilanza, agitazione tra lavoratori Protect. “13esima e 14esima sono ormai un optional”

L’oggetto della lettera è inequivocabile: “mancata corresponsione stipendi: tredicesima e quattordicesima mensilità 2015- giugno —luglio — agosto — settembre — ottobre e quattordicesima 2016” Dichiarazione stato di agitazione di tutto il personale azienda Protect srl. Continuano, dunque, i malumori dei dipendenti nell’istituto di vigilanza privata foggiano. Richiesta l’attivazione di un tavolo di raffreddamento (art.2. c.2 Legge 146/90). “Ancora una volta ci ritroviamo ad indire lo stato di agitazione (e possibile, conseguente sciopero) dei lavoratori della ditta in indirizzo – spiega Antonio Di Gemma del sindacato USB – in quanto ad oggi non risultano pagate le mensilità esposte in oggetto. Si parla delle mensilità di giugno, luglio, agosto, settembre e ottobre 2016 oltre a tredicesima e quattordicesima 2015 di cui si sono perse le traccia e di cui non si è a conoscenza di eventuali accordi sottoscritti con le altre organizzazioni sindacali, circa il pagamento e la modalità di rientro da parte aziendale (sembrerebbe quasi che ormai che la tredicesima e la quattordicesima siano degli optional e non istituti contrattuali da onorare da parte delle aziende)”.

E ancora: “Si chiede pertanto alla Prefettura di farsi parte attiva, affinchè nel prossimo incontro venga messo nella disponibilità questo fantomatico accordo, affinché tutti i lavoratori conoscano tempi e modalità di pagamento di tutte le retribuzioni residue da giugno ad ottobre (ben 5 mesi) e si chiede inoltre di mettere in atto i necessari controlli per verificare la difformità temporale nei pagamenti delle retribuzioni ai lavoratori; infatti risulta alla scrivente organizzazione sindacale che alcuni lavoratori hanno già percepito gli stipendi di giugno e luglio 2016. Inoltre, considerato che l’Istituto di Vigilanza Protect ha effettuato deposito cauzionale presso la Prefettura, si chiede di utilizzare questa somma per pagare le retribuzioni ai lavoratori chiedendo nel contempo all’Istituto Protect di reintegrare ll’importo (i lavoratori hanno diritto di mettere il piatto a tavola)”.

Di Gemma dichiara che “I lavoratori svolgono con professionalità e impegno i loro turni di lavoro ma pretendono di essere pagati mensilmente; i lavoratori hanno la necessità di sapere con certezza il giorno del pagamento degli stipendi e non è possibile che si accumulino ritardi così rilevanti nel pagamento di quanto dovuto. Per tutto quanto sopra, la USB indice lo stato di agitazione di tutto il personale della ditta Protect srl ed invita, ai sensi della L.146/90, S.E. il Prefetto ad attivare il tavolo di raffreddamento previsto dalla stessa norma”.

http://www.immediato.net/2016/11/14/vigilanza-agitazione-tra-lavoratori-protect-13esima-e-14esima-sono-ormai-un-optional/

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“Istituti di vigilanza foggiani: la misura è colma”. Lettera di Santo Mangia, sindacalista Usb

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Lettere

15 novembre 2016

“Istituti di vigilanza foggiani: la misura è colma”. Lettera di Santo Mangia, sindacalista Usb

I fatti degli ultimi tempi nella Vigilanza Privata, stanno tutti li a dimostrare quanto, questo settore, sia arrivato ad un punto di non ritorno e che sia arrivato (anche se tardi) il momento di aprire un tavolo serio dal quale devono uscire norme certe per le aziende ed i Lavoratori.

Non è più accettabile che sia diventata una normalità, per quasi tutte le aziende, il non pagare non solo nei tempi dovuti ma, anche, non pagare per mesi gli stipendi.

Non è più accettabile che il Lavoratore venga vessato e ricattato per il solo fatto che richiede un suo elementare diritto (il pagamento del dovuto).

Non è più accettabile che chi rivendica il diritto alla retribuzione venga licenziato perché ha osato troppo.

Non è più accettabile che un Lavoratore venga “pagato” con un acconto mensile fermo restando, poi, che il datore di lavoro dimentica di corrispondergli il saldo.

Non è più accettabile che i Lavoratori siano schiavi di imprenditori che vogliono gestire anche la vita privata degli stessi Lavoratori (comunicazione del turno giornaliero a poche ore del turno stesso).

Non è più accettabile che la sicurezza dei Lavoratori venga messa in discussione per mero tornaconto del datore di lavoro.

Si può provare a capire come si sente un Lavoratore che viene etichettato dal proprio datore di lavoro come “fortunato” perché, comunque, un lavoro ce l’ha a prescindere se poi è retribuito o meno e senza considerare che, per lavorare, è costretto a chiedere prestiti (di questo ne abbiamo contezza) altrimenti non riesce a raggiungere il proprio posto di lavoro? Come USB abbiamo più volte denunciato questo stato di cose ma le risposte che abbiamo avuto, da tutte le Istituzioni, sono sempre state molto tiepide rispetto alla gravità dei fatti e, di questo, ne hanno sempre approfittato le aziende che, impunemente, continuano nella loro politica aziendale di massimizzare i profitti e scaricando sui Lavoratori quello che una volta era chiamato “rischio di impresa”. Le norme attuali prevedono, tra l’altro, che chiunque decida di operare nel settore deve dimostrare di avere; 1) capacità tecnica, 2) capacità economica e mentre la prima è facilmente aggirabile (bastano due monitor e una stanza per avere una centrale operativa) la seconda (la capacità economica) non puoi inventartela e se questa capacità ce l’hai e non paghi i Lavoratori sei un delinquente.

La USB invita tutte le Istituzioni a non voltarsi dall’altra parte su questioni che incidono, pesantemente, sulla vita dei Lavoratori e delle loro famiglie non fosse altro che essendo un servizio armato la tranquillità dei Lavoratori è un bene per tutti e comunica sin da ora la preparazione di uno sciopero provinciale del settore

http://www.immediato.net/2016/11/15/istituti-di-vigilanza-foggiani-la-misura-e-colma-lettera-di-santo-mangia-sindacalista-usb/

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Meda, guardie giurate agli ingressi della fabbrica per “selezionare” i lavoratori

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il_giorno

Cronaca

16 novembre 2016

Meda, guardie giurate agli ingressi della fabbrica per “selezionare” i lavoratori

Alla ex ColomboStile lavoratori costretti a esibire i documenti prima di entrare

di LAURA BALLABIO

Meda (Monza e Brianza), 16 novembre 2016 – “Sono lavoratori e non sono delinquenti. Non si è mai visto, anche nei momenti più bui e difficili della storia della Brianza, che all’ingresso di una ditta ci siano le guardie giurate e che queste chiedano i documenti ai lavoratori per identificarli e farli entrare a lavorare”. È dura le presa di posizione di Gianfranco Cosmo, il segretario di Monza e Brianza della Fillea-Cgil, in merito ai fatti accaduti ieri mattina all’ingresso della ColomboStile. Ieri, visti i gravi problemi economico-finanziari la ColomboStile avrebbe dovuto lasciare il posto ad una nuova società: la Glic.

La nuova compagine societaria aveva annunciato che avrebbe assorbito 14 impiegati e un dirigente (dei 50 dipendenti attuali) per continuare l’attività. Una promessa non mantenuta ma a indignare i lavoratori è stata anche la scelta dei nuovi vertici di far presidiare gli ingressi da guardie giurate.

“Ieri mattina doveva partire un nuovo corso ma così non è stato – ha aggiunto Cosmo -. Prima aveva annunciato che i lavoratori assorbiti dalla ColomboStile nella Glic erano 14. Ieri mattina invece quelli che sono entrati sono stati solo 9. Poi stupisce e soprattutto amareggia l’atteggiamento di questa nuova dirigenza. Non riusciamo a capire perché chiamare le guardie giurate cui mettere in mano un elenco di lavoratori e fare l’appello chiedendo i documenti per poter entrare a lavorare. L’azienda non è sotto sequestro, le persone che fino a venerdì scorso hanno lavorato negli uffici e negli stabilimenti non sono né terroristi, né delinquenti e non hanno mai creato nessun tipo di problema”.

Lunedì, un’intera giornata di sciopero e ieri mattina la sorpresa delle guardie ai cancelli dell’azienda. Sono giorni difficili per i 50 dipendenti dello storico brand di via Trevenezie, che produce mobili in stile da 130 anni. Un mese fa, la prima avvisaglia dei gravi problemi che hanno colpito l’azienda medese. Già annunciata la possibilità per 35 dipendenti di aprire le procedure di mobilità.

http://www.ilgiorno.it/monza-brianza/cronaca/meda-guardie-colombostile-1.2682325

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Siracusa, Cambio appalto vigilanza all’ASP. Sindacati contro il nuovo contratto “taglia del 40% il costo del lavoro”

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Cronaca

22 novembre 2016

Siracusa, Cambio appalto vigilanza all’ASP. Sindacati contro il nuovo contratto “taglia del 40% il costo del lavoro”

“Bloccare l’affidamento del servizio di vigilanza e fare chiarezza su alcune discrepanze contrattuali che il nuovo appalto evidenzia a discapito dei lavoratori con un taglio del 40 per cento negli stipendi”. Lo hanno chiesto all’ASP di Siracusa, committente dell’appalto, la Filcams Cgil, la Fisascat Cisl e la Uiltucs Uil che, in una nota inviata ai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale e per conoscenza al Prefetto Armando Gradone, sottolineano alcune anomalie dell’appalto appena passato dalla ST Vigilanza alla Kgb security srl.

I tre segretari generali, Stefano Gugliotta, Vera Carasi e Anna Floridia, sottolineano la gravità di quanto accaduto all’Asp. “Ai 22 lavoratori coinvolti – hanno detto i tre segretari – verrà applicato un contratto di lavoro siglato da una sigla autonoma e che, incredibilmente, è al di sotto delle stesse tabelle ministeriali. Ridurre il costo del lavoro del 40 per cento non garantendo neppure alcuni aspetti normativi, rischia di creare un pericoloso precedente in provincia. Per questo abbiamo richiesto all’ASP di bloccare l’affidamento temporaneo e approfondire, invece, le problematiche evidenti che porterà questo ribasso. Il contratto che, grazie all’appalto bandito dall’ASP, non consentirà ai lavoratori di percepire la quattordicesima mensilità, rischia adesso di creare un pesante precedente in provincia. Il settore della vigilanza privata è già in movimento, rifiutando di netto il disconoscimento del contratto nazionale di lavoro”.

L’incontro urgente richiesto al Prefetto, quindi, mira a portare il malessere ormai crescente in un settore importante per i servizi e per la stessa sicurezza. “Appalti che creano una selvaggia concorrenza che si abbatte inevitabilmente soltanto sulle spalle dei lavoratori” concludono.

http://www.siracusanews.it/node/78333

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Lavoratori vigilanza privata, Usb ha incontrato il prefetto Latella

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Cronaca

Martedì 22 Novembre 2016 – 19:17

Lavoratori vigilanza privata, Usb ha incontrato il prefetto Latella

Il sindacato: una discussione ampia sulle condizioni dei lavoratori

Oggi alle ore 12,30 la delegazione dei lavoratori della vigilanza di Catanzaro della USB, hanno incontrato il prefetto di Catanzaro dott. a Latella. Lo comunica il sindacato stesso

Una discussione ampia sulle condizioni dei lavoratori che ogni giorno subiscono le “angherie “ dell’istituto con vessazioni, trasferimenti, sull’organizzazione del lavoro; sulle turnazioni, nessun Premio di risultato, Orario di lavoro e turni discriminatori… e poi – Condizioni di lavoro; licenziamenti; Gestione ferie; sicurezza e ambienti di lavoro; efficienza e manutenzione mezzi in dotazione, vestiario e D.P.I dotazione, oltre ad altri argomenti di natura serbata su cosa succede in questo ambiente di lavoro.

La USB, – si legge in un comunicato – non è voluta entrare nel merito delle questioni tecnica in questa interlocuzione riservandosi nei successivi incontri di porli al vaglio del prefetto del capoluogo, ha voluto ribadire l’atteggiamento che sta mentendo l’istituto alla richiesta di USB di un incontro a cui NON abbiamo chiesto soldi o modifiche contrattuali, – ma solo permettere ai lavoratori di scegliere chi li vuole rappresentare senza subire conseguenze.

Visto che, allo stato attuale e con il clima che hanno creato i dirigenti nell’azienda, abbiamo pure sgomento di presentare le deleghe per timore di ulteriori ripercussioni.

L’unica cosa che hanno saputo fare fino adesso –come azienda – è un comunicato stampa unitamente ai loro sindacati, dove ci fanno sapere che – per poter accedere ad un tavolo di confronto bisogna essere firmatari di contratti!!

La USB non è il sindacato che firma contratti a “perdere” ma soprattutto nessuno può precludere la costituzione delle Rappresentanze aziendale – e non lo dice la USB – ma la legge che: si possa costituita anche nell’ambito di associazioni sindacali che, pur non firmatarie dei contratti collettivi applicati nell’unità produttiva le rappresentanze dei lavoratori.

E se non bastasse visto il clima politico nazionale sul referendum costituzionale diciamo che questa espressione è in contrasto con tre articoli della Carta Costituzionale (artt. 2, 3, e 39: il primo tutela i diritti inviolabili dell’uomo come singolo e nelle formazioni sociali; il secondo l’uguaglianza dei cittadini; l’ultimo la libertà di organizzazione sindacale). Per questo abbiamo chiesto al prefetto che un simile atteggiamento va giudicato illegittimo ed è intollerabile.

La riunione si è conclusa con l’attivazione di un successivo tavolo dove verranno chiariti altri aspetti.

http://www.catanzaroinforma.it/notizia93826/Lavoratori-vigilanza-privata-Usb-ha-incontrato-il-prefetto-Latella.html#.WDWFG-TrvDc

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Telecamere sui bus e autista ‘isolato’. “Forze dell’ordine su tutti i mezzi”

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Cronaca

29 novembre 2016

Telecamere sui bus e autista ‘isolato’. “Forze dell’ordine su tutti i mezzi”

I sindacati preparano le proposte da sottoporre all’azienda

La Spezia, 29 novembre 2016 – Telecamere installate su ogni mezzo, una campagna di sensibilizzazione per far conoscere appieno ai cittadini le norme che regolano l’utilizzo dei bus, ma anche un impegno a ‘isolare’ maggiormente la cabina del conducente, e persino l’ipotesi di far circolare sui mezzi forze dell’ordine in divisa e guardie giurate per dissuadere da comportamenti sopra le righe. E’ lunga la lista dei desiderata preparata dai sindacati in vista dell’incontro con i vertici di Atc che si terrà domani mattina. Al centro della discussione, i dispositivi di sicurezza, alla luce dell’episodio di cronaca che venerdì scorso ha visto protagonista un autista dell’azienda, e che ha portato Faisa Cisal e Cobas ad avviare la procedura che potrebbe sfociare in uno sciopero.

“L’installazione di una telecamera in ogni mezzo è tra i punti fondamentali – spiega Franco Bardelli di Faisa Cisal – in modo tale da documentare eventuali episodi, così come è importante che tutti i bus possano disporre di una cabina del conducente il più isolata possibile. C’è la necessità di rivedere la cartellonistica sui mezzi e di realizzare una campagna per sensibilizzare i cittadini sulle norme che regolano l’utilizzo dei mezzi pubblici”.

“Sarebbe opportuno intervenire affinché la postazione del conducente sia isolata – ribadisce Fabio Quaretti di Filt Cgil – ma è certo che un miglioramento del servizio contribuisce a favorire un clima più disteso sul posto di lavoro”. E sulla necessità di mettere in campo interventi che aumentino la sicurezza degli autisti sul posto di lavoro interviene anche Giuseppe Ponzanelli, di Uiltrasporti: “Ci sarà anche un incontro con l’azienda in Prefettura, noi vorremmo avere risposte certe sugli interventi, che dovranno essere realizzati in tempi brevi. Servono deterrenti – spiega –, come la chiusura del posto guida, mentre un’ipotesi da sviluppare potrebbe essere anche quella di garantire una presenza di guardie giurate in determinati orari di servizio”.

Tema, quello della presenza delle forze dell’ordine sui mezzi pubblici, che ha portato alcune sigle sindacali a ipotizzare accordi con le forze dell’ordine: gratuità del trasporto in cambio di una ‘presenza’ nei mezzi utilizzati per i propri spostamenti in città.

“La sicurezza dell’autista viene prima – aggiunge Marco Moretti di Fit Cisl –, ma credo sarebbe importante anche pubblicizzare al meglio il regolamento per educare i cittadini». A confrontarsi con i sindacati, domani, l’amministratore unico Renato Goretta. «Per fortuna Spezia è città tutto sommato tranquilla, ma questo non vuol dire che non si farà nulla – afferma –. Se c’è qualcosa che si potrà fare, si farà, ma sempre con il giusto criterio e compatibilmente con l’effettiva necessità”.

mat.mar.

http://www.lanazione.it/la-spezia/cronaca/sicurezza-bus-1.2712817

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Commessa aggredita: la Coop mette un vigilante

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iltirreno

Cronaca

29 novembre 2016

Commessa aggredita: la Coop mette un vigilante

È successo al supermercato di via Strozzi. Una dipendente è stata gettata a terra nel magazzino. Il sindacato scende in campo a difesa dei lavoratori

di Maria Lardara

PRATO. Doveva essere una tranquilla mattina di lavoro, tra scaffali da riordinare e clienti da servire. Un venerdì 25 novembre pieno di gente nella piccola Coop di via Strozzi, in vista del weekend. Piccola ma ben servita, frequentata soprattutto dalla gente del posto. E’ il turno di Silvia, nel reparto profumeria: la giovane addetta stava rientrando in magazzino per riporre i cartoni degli articoli che aveva appena finito di sistemare. Nei paraggi del magazzino sono sistemati gli armadietti e gli spogliatoi dei dipendenti. Che forse hanno fatto gola a qualcuno. Un colpo nel mezzo della schiena, forse una gomitata e una spinta: Silvia inciampa su una cassetta e si ritrova per terra. Tutto succede in pochi secondi, nemmeno il tempo di accorgersi di chi fosse la mano colpevole pronta subito a defilarsi. Unico indizio del malintenzionato, intrufolatosi dalla porta d’accesso riservata ai dipendenti (lato gastronomia) oppure dal retro (magazzino): un paio di espadrillas ai piedi.

Lì per lì Silvia si rialza, torna al lavoro ma poi accusa dei dolori alla schiena, decidendo poi di farsi visitare da un medico: ora la ragazza è a casa, in malattia per infortunio sul lavoro. La donna è terrorizzata: poteva andare peggio se quell’uomo, di cui evidentemente aveva rovinato i piani entrando in quel momento in magazzino, l’avesse colpita con un coltello.

Non è la prima volta che la Coop di via Strozzi finisce nel mirino di rapinatori e ladri: a marzo toccò a una cassiera minacciata col trincetto alla gola, agli inizi di settembre un altro intruso in magazzino ha portato via una carta di credito e del denaro contante ripulendo due armadietti dei lavoratori. Anzi, delle lavoratrici: qui su dieci dipendenti otto sono donne. Troppi episodi di furti e rapine nell’ultimo periodo, denuncia il sindacato: il timore è soprattutto per la sera quando rimangono in tre in orario di chiusura del supermercato. La sicurezza in zona non è granché, e la paura è che possa ripetersi il copione al quale hanno assistito per anni i lavoratori dell’ex Coop di piazza San Marco (ora in via Valentini) sotto scacco del degrado.

«Il vulnus del punto vendita di via Strozzi – spiega Alberto Santini, segretario della Filcams Cgil pratese – è dato dalla mancata copertura di un servizio di vigilanza privata. Come Rls (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, ndr) Filcams abbiamo sollevato più volte il problema della mancanza di sicurezza in quel supermercato come a suo tempo si fece per il locale di piazza San Marco». Una difficoltà logistica, in particolare, riguarda la disposizione sul retro del magazzino di arrivo delle merci che può essere raggiunto da chiunque. «Dopo l’episodio di venerdì, che si aggiunge ad altri segnalati dai dipendenti – prosegue Santini – abbiamo scritto una lettera all’azienda chiedendo di aumentare la sicurezza».

La risposta di Unicoop: il vigilante e un incontro. La risposta dell’Unicoop Firenze alle richieste dei dipendenti non si è fatta attendere. «Da oggi, martedì 29 novembre, istituiremo un servizio di vigilanza in via Strozzi – annuncia l’addetto alle relazioni esterne Claudio Vanni – Inoltre abbiamo dato la disponibilità a fare un incontro col sindacato. Vediamo insieme cosa si può fare per garantire la sicurezza e prevenire questi episodi. La sicurezza dei dipendenti è un valore a cui teniamo molto»

http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2016/11/29/news/commessa-del-supermercato-aggredita-vogliamo-la-vigilanza-1.14488379

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“Guardie giurate a bordo dei bus anche di giorno”

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Cronaca

Mercoledì 30 novembre 2016 alle 21:09:00

“Guardie giurate a bordo dei bus anche di giorno”

Lo chiede la Uil a seguito dell’incontro avvenuto stamani con i vertici Atc dopo l’aggressione subita da un autista la scorsa settimana.

La Spezia – Estendere la presenza dei vigilanti nelle corse diurne più rischiose. E’ questa la richiesta che i sindacati hanno fatto ad Atc a seguito dell’incontro avvenuto questa mattina con l’azienda. Le conferme arriveranno solo lunedì mattina a seguito di un secondo incontro nel quale Atc si esprimerà anche sulle altre richieste tutte volte a garantire una maggiore sicurezza per chi conduce i mezzi pubblici, a seguito anche dell’aggressione della farina subita da un autista meno di una settimana fa in pieno centro.

Nel caso specifico, non si era trattato di polveri misteriose o mortali ma di uno scatto di rabbia da parte di un passeggero per un diverbio scoppiato a bordo del mezzo. Se però al posto della farina ci fosse stato qualcos’altro l’epilogo sarebbe stato diverso se non addirittura forse più cruento. Ed è stato proprio questo aspetto a dare il la ai sindacati e quindi chiedere maggiori certezze per chi deve sedere al posto di guida.

Tra le richieste c’è l’aumento delle telecamere di videosorveglianza ed era stata avanzata l’ipotesi anche di un presidio delle forze dell’ordine. “Noi ci rendiamo conto che sarebbe gravoso per polizia e carabinieri un presidio costante – spiega Giuseppe Ponzanelli, segretario provinciale Uil Atc -. Comunque all’azienda abbiamo chiesto la possibilità di estendere la sorveglianza con le guardie giurate anche di giorno e non solo per le alcunecorse notturne. Questo non significa che tutte le corse diurne saranno ‘sorvegliate speciali’, ma è una garanzia che viene chiesta solo per alcune corse particolari. L’incontro di oggi con l’azienda è stato costruttivo, se però lunedì non si troveremo un accordo come sindacato non escludiamo lo stato di agitazione”.

CHIARA ALFONZETTI

http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Attualita/-Guardie-giurate-a-bordo-dei-bus-anche-222387.aspx

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Vertenza Securpol Security: il Tar respinge il ricorso, Usb esulta

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LeccePrima

Cronaca

05 dicembre 2016 13:04

Vertenza Securpol Security: il Tar respinge il ricorso, Usb esulta

I giudici hanno respinto l’istanza contro il diniego del rinnovo della licenza prefettizia, la palla è passata al Consiglio di Stato. Il sindacato rivendica gli stipendi arretrati

M.S.

LECCE – La vertenza Securpol Security da qualche mese si è trasformata in una battaglia di carte bollate, sbarcando sul tavolo prima del tribunale amministrativo di Lecce per passare al vaglio del Consiglio di Stato.

Per comprendere i termini della complessa vicenda, però, è necessario un passo indietro: da oltre un anno, infatti, le guardie giurate che si occupano del servizio di vigilanza armata su molti presidi ospedalieri, lamentano stipendi arretrati e condizioni di lavoro anomale. Dalle retribuzioni a singhiozzo ai turni definiti “massacranti”, fino ai riposi insufficienti ed alla presunta violazione delle norme contenute nel capitolato d’appalto e nel contratto di lavoro: questo ha fatto scattare la molla della protesta ed ha convinto i sindacati a chiedere la revoca della licenza per la gestione delle attività.

“La prefettura, in seguito a diverse denunce, ha scelto di battere proprio questa strada, disponendo che la licenza non venisse rinnovata (l’istituto opera in regime di proroga, ndr) mentre la Asl ha avviato la procedura negoziata per l’affidamento del servizio ad una nuova ditta”, spiega Gianni Palazzo referente di Usb.

Il diniego al rinnovo, da parte della prefettura, è arrivato a fine settembre, ma Securpol si è opposto a quel provvedimento presentando ricorso al Tar. I giudici amministrativi hanno però respinto l’istanza dell’istituto contro il diniego del rinnovo della licenza da parte della prefettura di Lecce.

“Non vi è alcun vizio, né formale né sostanziale, nelle procedure amministrative seguite dalle autorità prefettizie”, precisa Gianni Palazzo che rivenda il risultato “risultato ottenuto attraverso anni di battaglie, di presidi, di contestazioni disciplinari e di licenziamenti di diversi nostri iscritti”.

“Dobbiamo anche ringraziare soprattutto i lavoratori che insieme a noi hanno lottato in questi lunghi anni di turni massacranti, mancati riposi e ogni festa comandata sempre lontani da casa e dai loro affetti perché il lavoro viene prima di tutto – aggiunge -. E questo nonostante le guardie giurate avanzino dall’azienda diverse mensilità arretrate. I più sfortunati devono ancora percepire le mensilità di ottobre, novembre e tredicesima 2015 e siamo ormai alle soglie di Natale 2016”.

La partita non si è ancora chiusa, tuttavia, perché Sercurpol si è appellata al Consiglio di Stato il quale ha sospeso il provvedimento del prefetto, impugnato in primo grado, sino all’esito della Camera di Consiglio che si terrà il 15 dicembre 2016 e consentito la prosecuzione dell’attività.

“Mentre attendiamo sia l’esito di tale ricorso sia che si concretizzi il passaggio ad altra azienda di vigilanza privata per l’appalto Asl di Lecce, siamo tornati a chiedere alla direzione generale della stessa Asl – ancora e per l’ennesima volta – il pagamento diretto degli stipendi di tutti i lavoratori impegnati sia stabilmente, sia in maniera prevalente o esclusiva nella vigilanza privata delle strutture sanitarie del territorio”, conclude Palazzo.

http://www.lecceprima.it/cronaca/lecce-usb-securpol.html

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Worsp salva Fedelpol: regalo per 20 guardie

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Cronaca 18 dicembre 2016 Worsp salva Fedelpol: regalo per 20 guardie Sabato 17 dicembre è arrivata la firma dal notaio. La soddisfazione dei dirigenti dell’istituto di vigilanza e del capo del personale, che ringrazia i sindacati LIVORNO. La firma c’è, la voglia di andare avanti pure. È stata sancita ieri nel primo pomeriggio l’acquisizione di un ramo di azienda della … Continua a leggere

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Siracusa, Guardie giurate dell’Asp: scoppia la vertenza

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Attualità 19 dicembre 2016 VERTICE IN PREFETTURA Siracusa, Guardie giurate dell’Asp: scoppia la vertenza Sono 21 le guardie coinvolte nel cambio appalto per la sorveglianza delle strutture Asp della provincia di Siracusa (GUARDA IL VIDEO) Scoppia la protesta delle guardie giurate coinvolte nel cambio appalto Asp. Ciò che fa storcere il naso alle maggiori sigle sindacali (Cgil, Cisl e Uil) … Continua a leggere

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Siracusa, Guardie giurate Asp: subentra la nuova azienda ma resta alta la tensione tra i lavoratori

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Attualità 20 dicembre 2016 LA CISAL TERZIARIO REPLICA A CGIL, CISL E UIL Siracusa, Guardie giurate Asp: subentra la nuova azienda ma resta alta la tensione tra i lavoratori |Ieri la protesta in Prefettura La Kgb prende il servizio all’Asp – Il cambio appalto per le guardie dell’Asp c’è stato. Da mezzanotte di oggi, la Kgb Security, società aggiudicataria dell’appalto … Continua a leggere

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Vertenza Securpol, questa mattina l’incontro alla Asl. Venerdì il dentro o fuori

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Politica 20/12/2016 | 12:11 Vertenza Securpol, questa mattina l’incontro alla Asl. Venerdì il dentro o fuori Si attende la svolta sulla vertenza Securpol: dopo la sentenza del Consiglio di Stato, i vigilantes si sono recati stamattina presso la sede della Asl richiedendo un incontro. ‘L’avvocatura si esprimerà venerdì’. Il destino dei lavoratori si decide nei prossimi giorni. Lecce. Lo avevano … Continua a leggere

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Maurizio Ricci è il nuovo segretario provinciale di Ugl Sicurezza Civile

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Politica 27 dicembre 2016 10:34 Maurizio Ricci è il nuovo segretario provinciale di Ugl Sicurezza Civile L’incarico è immediatamente esecutivo e Ricci, che vanta esperienze in sindacato dal 2013, avrà il compito di rappresentare i colleghi difendendone i diritti e ampliare il progetto sindacale dell’Ugl Redazione Maurizio Ricci, 42 anni, guardia giurata, è il nuovo segretario provinciale di Ugl Sicurezza … Continua a leggere

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